Per la terza volta, il Consiglio di Stato, in riforma della giurisprudenza del T.A.R. Lazio, sposa la tesi dello Studio Legale Parente: la condanna penale non è di per sé ostativa all'immissione in s.p.e. nelle FF.AA. Almeno per il personale già militare, uno spiraglio in più: non può non considerarsi il curriculum . Per i “civili”, continua la battaglia per la declaratoria di incostituzionalità dell'art. 635 del Codice dell'Ordinamento Militare, che sanziona con l'esclusione anche chi è solo imputato.