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La legittimazione ad appellare deve riconoscersi a chiunque abbia un autonomo interesse alla conservazione del provvedimento impugnato

Consiglio di Stato, Sezione V, sentenza del 23 gennaio 2008 n. 167.”A seguito della sentenza della Corte costituizionale 17 maggio 1995 n. 177, che ha detrminato l'estensione al processo amministrativo del rimedio dell'ooposizione di terzo, la legittimazione ad appellare deve riconoscersi anche ai soggetti che, pur non essendo contraddittori necessari nel giudizio in primo grado nella veste don controinteressati in senso tecnico e enon essendo stati parti in quel processo a qualsivolgia titolo, abbiano un autonomo interesse alla conservazione del provvedimento impugnato in quanto idoneo a porli in una posizione di vantaggio”ha precisato, in particolare, il Supremo Collegio che “l’art. 113 della Costituzione impone un massimo di garanzie giurisdizionali ed a tale dettato e principio si è adeguata la giurisprudenza”. Con riferimento al caso di specie, pertanto, ha statuito che “Gli atti emessi da un Consorzio, che ha una propria personalità giuridica, in genere si ripercuotono in positivo od in negativo, in via immediata od indiretta, secondo il loro contenuto ed il loro oggetto, nella sfera giuridica dei singoli Comuni consorziati, titolari di un posizione sostanziale d’ interesse”.