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In un pubblico concorso la celerità della correzione non è sempre indice di una valutazione affrettata.

Il T.A.R. Lazio – Sez. 1^ quater – nella sentenza n. 8601/2005, ha respinto il ricorso di un aspirante all'arruolamento in Polizia Penitenziaria, che lamentava la celerità dei tempi di correzione degli elaborati scritti, quale sintomo di una valutazione affrettata e poco ponderata. Rilevano i Giudici del T.A.R., infatti, che avendo la Commissione già valutato 1100 temi, era logico che avesse acquisito dimestichezza, con tempistica di correzione assai ridotta.