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Stop al trasferimento d'autorità di un luogotenente dei carabinieri. Se la nuova sede è troppo lontana, è vessatorio.

Lo studio legale Parente segue con successo un luogotenente dei CC trasferito d'autorità in una sede lontana da quella di servizio. Il Comando Generale non ha infatti motivato perchè la movimentazione non fosse avvenuta in una sede più vicina, con compromissione degli affetti familiari del carabiniere. Queste le motivazioni: “Considerato che il provvedimento impugnato – trasferimento d’autorità del ricorrente – appare non sottrarsi alle articolate doglianze difettando in esso la l’indicazione, diretta o per relationem, delle esigenze di servizio, connesse ad ineludibili profili organizzatori, di coesione interna e/o di salvaguardia della massima operatività dell’Arma, e/o di incompatibilità ambientale (non potendosi dare ingresso a motivazioni postume in sede processuale, specie quando trattasi, come nella specie, di provvedimento a carattere discrezionale);Considerato che anche ove ricondotto il provvedimento in questione al genus degli “ordini, l’amministrazione non può prescindere da una minima componente motiva che indichi, in punto di fatto, i presupposti in base ai quali essa s’è determinata comportando, il trasferimento, sacrifici ed oneri straordinari per il graduato che si riflettono sulla sua sfera personale, familiare e professionale…”. In allegato l'ordinanza.