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Danno patrimoniale: il Consiglio di Stato risarcisce un appellante per il mancato arruolamento.

Risarcimento danno patrimoniale: Il Consiglio di Stato ha accolto le richieste dell’appellante, il quale, oltre alla ricostruzione della carriera, chiedeva il risarcimento dei danni subiti a seguito del mancato arruolamento a tempo debito.

Attraverso un’oculata attività difensiva lo Studio Legale Parente è riuscito a far ottenere il risarcimento del danno patrimoniale al proprio assistito, il quale era stato illegittimamente escluso da una procedura concorsuale indetta per il reclutamento nel Corpo della Polizia penitenziaria, tenutasi oltre 20 anni orsono.

L’appellante, infatti, non veniva ammesso al prosieguo di  un concorso per aver superato il limite di età previsto, tuttavia, in quella occasione, non erano state applicate le norme previste sull’innalzamento di tale limite. Solo a seguito di un ricorso giurisdizionale egli veniva ammesso, con notevole ritardo e in via cautelare, alla frequenza del corso di formazione.

Il ricorrente innanzi al TAR chiedeva, dunque, il risarcimento del danno per mancato arruolamento, tuttavia tale domanda non trovava accoglimento.

Grazie ad un qualificato ausilio legale il poliziotto decideva di proporre appello.

Ebbene, il  Consiglio di Stato ha accertato l’illegittimo ritardo nella costituzione del rapporto di impiego, disponendo per la retrodatazione giuridica della nomina, ed ha riconosciuto, altresì, il diritto al risarcimento del danno patrimoniale sofferto. “Sussistono infatti i presupposti della responsabilità aquiliana: il danno ingiusto, la colpa dell’Amministrazione e il relativo nesso causale”.

L’appellante ha diritto a percepire il “50% della retribuzione fissa” che gli sarebbe spettata ove fosse stato arruolato a tempo debito, sulla cui base verranno computati,inoltre, sia la rivalutazione monetaria che gli interessi legali.

Lo Studio Legale Parente è riuscito, ancora una volta, a tutelare gli interessi del proprio assistito.

info@studiolegaleparente.com