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Infortunio in itinere: google maps diventa prova per giustificare l’utilizzo del mezzo privato

Infortunio in itinere. Il Consiglio di Stato ha riconosciuto la indennizzabilità dei danni da infortunio in itinere ad un Assistente Capo della Polizia Penitenziaria che ha dimostrato, con estratti da Google maps, che l’utilizzo del mezzo pubblico per il percorso casa – lavoro avrebbe comportato un itinerario troppo lungo e complesso. Il Giudice ha chiarito che l’uso della moto o dello scooter è largamente diffuso  in relazione alla disponibilità dei servizi pubblici di linea e all’esigenza di garantire al lavoratore accettabili spazi di vita extra-lavorativa.

L’interessato nel giugno del 2007, mentre si recava con la sua moto presso la sede di servizio, ha subito una caduta accidentale, riportando un complesso di traumi, distorsioni e fratture. La domanda di dipendenza da causa di servizio dei postumi invalidanti era stata rigettata perchè il Comitato di Verifica  aveva espresso parere negativo per la genericità degli elementi forniti dall’Amministrazione.

Il TAR Lombardia aveva respinto il ricorso di primo grado in quanto il ricorrente non aveva dimostrato l’impossibilità di usare il mezzo pubblico.

Con la difesa dello studio legale  Parente il Consiglio di Stato ha ritenuto l’appello fondato e, in riforma della sentenza di primo grado, ha accolto il ricorso in quanto è onere dell’Amministrazione fornire tutti gli elementi utili in suo possesso e invitare il dipendente ad integrare la documentazione prodotta, utilizzando anche lo strumento del preavviso di rigetto.